Hai una bella caldaia a gas ma i costi di gestione cominciano a pesare. Beh, meglio pensare a sostituirla, no? (se vuoi approfondire puoi leggere “Quando conviene sostituire la caldaia?“) certo, con la recente conferma delle detrazioni direi che potrebbe essere il momento ideale per farlo.

Però si potrebbe anche fare qualche valutazione se non sia il caso di scegliere un’alternativa, più Green e che possa anche essere conveniente: la pompa di calore! Per pompa di calore si intendono quei dispositivi che riescono a “riscaldare” un ambiente senza dover bruciare combustibile ma, grazie all’elettricità, usando le proprietà fisiche dei gas refrigeranti. Classicamente un climatizzatore moderno è anche una pompa di calore.

Ora ti porto un paio di esempi con le considerazioni che farei se fossi in queste situazioni:

  1. caldaia datata ma comunque funzionante, casa in buono stato di conservazione: se non ho necessità di fare qualche intervento alla casa (cappotto, infissi nuovi, interventi strutturali) una buona alternativa potrebbe essere installare un condizionatore di nuova generazione nelle stanze in cui il flusso d’aria calda possa esser distribuito in maniera ottimale dove mi interessa riscaldare. Spesso si pensa che riscaldare con il climatizzatore costi di più, perché il kWh elettrico costa molto di più del metro cubo di gas: ciò non corrisponde al vero in quanto il climatizzatore ha un sistema di funzionamento totalmente differente da quello di una caldaia e per ottenere un calore “equivalente” non consumerà kWh relativi alla propria potenza ma relativi al C.O.P. (Coefficient Of Performance, Coefficiente di Prestazione); più è alto questo numero e meno energia elettrica il nostro climatizzatore consumerà per far caldo.
    Oltre a questo bisogna considerare che, una volta installato, otterrò non solo un apparecchio per “fare caldo” ma anche per raffrescare la casa durante le torride estati nostrane. Quindi la spesa potrebbe aver più vantaggi simultaneamente.
  2. casa in pessimo stato di conservazione, caldaia molto datata: molto probabilmente qui c’è da recuperare un immobile abitativo e l’intervento potrebbe essere più profondo. In questo caso un’abbinata da non sottovalutare potrebbe essere un sistema a pompa di calore con riscaldamento a pavimento: l’impianto a pavimento non ha bisogno di raggiungere alte temperature, pertanto quelle raggiunte da una pompa di calore (che in questo caso sarà una cosa differente dalla precedente, sarà molto probabilmente del tipo aria/acqua, quindi senza “split interno”) sono ottimali per questo tipo di impianto. Tramite le considerazioni precedenti è quindi vantaggioso pensare ad un impianto del genere, oppure, nel caso si voglia avere una maggior sicurezza utilizzare un impianto ibrido: pompa di calore, caldaia a gas. Questo tipo di soluzione, tramite una centralina elettronica, ottimizzerà i consumi a seconda della “convenienza”: se i calcoli dicono che costa di meno scaldare con la pompa di calore si attiverà questa, altrimenti entrerà in funzione la caldaia. Questa soluzione è il vantaggio di avere sempre almeno una fonte disponibile per il riscaldamento.

Ci possono essere anche tanti altri casi da poter vagliare. Nei casi più complicati ti consiglio di riferirti ad un buon termotecnico o ad uno studio che sappia cosa vuol dire “efficienza energetica”, perché per ottimizzare questo tipo di impianti è necessario una progettazione curata ed attenta.

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