Giornali anche autorevoli spopolano negli ultimi 2 giorni allarmando le persone, stremate dal caldo, sulla “nuova tassa del Governo Renzi“: la tassa sui climatizzatori. Il tutto risale al D.P.R. 74/13 (ne ho parlato in “DPR74/13: approfondimendo sul testo normativo“)che recepisce una normativa europea sul fatto che tutti gli impianti debbano essere correlati di un libretto univoco di climatizzazione che possa dar conto della vita di caldaie, climatizzatori e stufe. Oltre a ciò prescrive una verifica di efficienza energetica dell’impianto che deve avvenire in occasione della manutenzione ordinaria (che per le caldaie è prescritta almeno 1 volta l’anno) o in occasione di manutenzioni straordinarie sull’impianto che ne possano alterare l’efficienza.

Gli articoli puntano molto sul fatto che questo sia un onere in più per l’utenza finale ma gli articolisti dimenticano di puntualizzare CHI è soggetto a questi obblighi: i climatizzatori su cui è necessario fare la verifica di efficienza energetica sono quelli con potenza pari o superiore a 12 kW (circa 41.000 BTU/ora). Con tutta probabilità in casa avete climatizzatori di potenza 2,5-3,5 kW(9000-12000 BTU/ora) i quali sono soggetti, eventualmente, alla sola emissione di libretto. Poi però non hanno altri obblighi e quasi sicuramente non subiranno nemmeno controlli.

Altro discorso, invece, riguarda la certificazione di chi i climatizzatori li deve installare. In questo caso noi professionisti abbiamo un doppio obbligo: effettuare un esame per conseguire il patentino F-Gas (Regolamento CE 842 del 2006) che ci abilita a gestire e installare climatizzatori contenenti gas fluorurati (HFC), certificare l’azienda tramite la taratura degli strumenti, l’impiego di personale con patentino e la corretta gestione per lo smaltimento dei gas (Regolamento (CE) n.303/2008). Questa normativa, non dipendente dalla precedente DPR 74/13, è un allineamento a ciò che in Europa avviene già da tempo e che permette di stabilire se la persona che installa un climatizzatore è un professionista oppure no e se eseguirà tutte le operazioni per evitare che i gas fluorurati vadano dispersi nell’atmosfera con conseguente grave inquinamento.
Il primo segnale di applicazione della norma è il fatto che i rivenditori di gas devono verificare la certificazione di chi li acquista, altrimenti si può incorrere in pesanti sanzioni. Le importanti catene di fai-da-te hanno già provveduto a ritirare dagli scaffali le bombole monouso e a richiedere la documentazione apposita per la vendita.

Pertanto non darei molto ascolto a proclami allarmistici perché, al momento, gli obblighi sono di pertinenza di impianti di refrigerazione con un importante contenuto di gas e, ovviamente dei professionisti che devono manipolare tali gas.

Ricordatevi però: quando fate installare un climatizzatore assicuratevi che chi lo installa sia certificato. Per verificarlo la procedura è semplice:

  1. andate al sito www.fgas.it;
  2. andate sul menù di sinistra alla voce “Registro -> Consultazione” e cliccate;
  3. cliccate su “Sezione C – Sezione delle Persone e Imprese certificate“;
  4. nel campo “Nome/Ragione Sociale” immettete anche solo l’inizio del cognome o della ragione sociale;
  5. cliccate sul pulsante in basso “Visualizza“;

Vi apparirà l’elenco delle aziende e lo stato della loro certificazione. Cliccando sul nome scelto potrete vedere la certificazione conseguita e la sua validità. In questo modo sarete garantiti sulla professionalità di chi installa il vostro condizionatore.