L’agenzia Bonora Davide, rappresentante Immergas di zona, ha organizzato nella serata di ieri un incontro con gli installatori Immergas al fine di presentare (a chi ancora non lo sapesse) il nostro centro assistenza autorizzato e le nuove problematiche da risolvere in merito all’adozione dei nuovi regolamenti di verifica degli impianti termici e all’installazione delle caldaie a condensazione (soprattutto sulle sostituzioni).

L’incontro è avvenuto nella consueta sala superiore del ristorante “Al Postiglione” dove successivamente abbiamo avuto il piacere di cenare. Devo dire che questo ristorante è l’ideale sia per una cena di lavoro che per concedersi prelibatezze culinarie in compagnia di amici o dei propri cari. Il servizio eccellente rispecchia fedelmente la qualità dei cibi che vengono serviti.

Durante l’incontro abbiamo rimarcato l’importanza di due argomenti fondamentali: il rendimento minimo di caldaie per sostituzione e per nuove installazioni e il lavaggio di impianti sia nuovi che vecchi.

I professionisti installatori intervenuti hanno espresso perplessità su entrambi gli argomenti in relazione anche al mercato termoidraulico del territorio, che vede all’opera anche “installatori” dalle dubbie qualità professionali.

Il tema del rendimento minimo non è ormai una novità, molti dei presenti si sono già scontrati con l’alto rendimento minimo imposto dal D.Lgs. 311/06 (e 192/05) che impone scelte di installazione quasi obbligate: le caldaie che tranquillamente superano questo rendimento sono le 4 stelle a condensazione. Anche le 3 stelle a camera stagna riescono ad arrivare, sebbene con qualche accortezza in più, mentre le 2 stelle a camera aperta difficilmente possono essere utilizzate. Tra i pochi casi ricordiamo la canna fumaria collettiva in cui scaricano altre caldaie di tipo B; in questo caso il non rispetto del rendimento minimo è tollerato previa dichiarazione dell’installatore che certifica l’impossibilità di adottare altre soluzioni.

Sul lavaggio impianti abbiamo avuto una discussione più vivace. Tale pratica è considerata accessoria e non indispensabile ed è vissuta come elemento negativo in fase di contrattazione. Diversi installatori temono che il sovrapprezzo per tale servizio possa pregiudicare il buon fine della presentazione di un preventivo; sebbene ci sia gente che considera tale pratica un onere inutile, ai fini della garanzia di buon funzionamento ci sentiamo di smentire categoricamente: il lavaggio impianto è indispensabile. Tanto indispensabile che la legge lo prevede obbligatorio per impianti superiori ai 35kW e di buona norma per impianti al di sotto dei 35kW.

Di più: è indispensabile nel caso di installazione di caldaia a condensazione in quanto i detriti contenuti negli impianti si depositano facilmente nello scambiatore dopo poco tempo di funzionamento. Ecco che le chiamate e le sostituzioni in caso di scambiatore rumoroso non vengono più contemplate dalla garanzia e ricaderebbero quindi sull’utente finale.

A ribadire l’importanza del lavaggio impianto è l’etichetta che comincia a comparire anche sui radiatori nuovi in cui la casa costruttrice impone il lavaggio dell’elemento prima della messa in opera dell’impianto. In caso di problemi a seguito dell’inosservanza di tale “consiglio” le case produttrici non rispondono per la garanzia.

Oltre a questo vi è da considerare come un impianto vecchio, dopo il lavaggio opportuno, migliora il rendimento globale di circa il 10%.

Il messaggio con cui si è concluso l’incontro è che la qualità e la professionalità sono diventanti un elemento fondamentale per la buona riuscita di un’installazione. Evitare costi indispensabili non giova né al professionista né al cliente finale.